13 Mar Il mattone della City attira gli italiani
In Italia c’è la crisi e il governo di Mario Monti si prepara ad avviare misure d’emergenza, incluse nuove tasse sul patrimonio e sulla casa. E gli italiani o meglio gli italiani più ricchi escogitano un nuovo tipo di “fuga di capitali”, peraltro legale: disinvestono i loro risparmi e investimenti per comprare, sempre di più, proprietà immobiliari a Londra.
Il valore degli acquisti di immobili nella capitale britannica da parte di investitori dei due paesi europei più colpiti dal terremoto dell’euro, Grecia e Italia, è raddoppiato nell’ultimo anno, rivela oggi il Financial Times. Dall’inizio del 2011, italiani e greci hanno speso 406 milioni di sterline (circa 412 milioni di euro) nel settore immobiliare a Londra, contro i 245 milioni di sterline che gli acquirenti delle due nazioni avevano speso nel 2010, secondo una ricerca compiuta dall’agenzia Knight Frank per il quotidiano finanziario.
L’aumento significa che Italia e Grecia rappresentano oggi da sole il 10 per cento di tutti gli investimenti stranieri in campo immobiliare sulle rive del Tamigi. E l’attività, afferma il Ft, è accelerata negli ultimi tre mesi, in coincidenza con l’accentuarsi della crisi ad Atene e a Roma. “E’ diventato l’equivalente di una fuga di capitali”, dice Liam Bailey della Knight Frank al quotidiano della City. “Non è solo il desiderio di avere una casa qui, quanto quello di portare fuori soldi dal proprio paese il più velocemente possibile”. Anche altre agenzie immobiliari, consultate dal Ft, confermano la tendenza, con una vera e propria invasione di italiani che cercano casa a Londra, come punto d’appoggio o investimento. Il prezzo medio dell’acquisto oscilla tra 1 e 4 milioni di sterline (fra 1,2 e 4,6 milioni di euro), ma ci sono richieste anche per immobili da 10 milioni di sterline e oltre.
Complessivamente, il Financial Times calcola che 6 miliardi di sterline di capitali stranieri siano stati investiti a Londra nel settore immobiliare nell’ultimo anno e mezzo, con investitori mediorientali e asiatici in primo piano. Le richieste di case da parte di ricchi egiziani e libici sono aumentate in corrispondenza della Primavera Araba e delle rivolte che hanno rovesciato i regimi al potere nei due paesi nordafricani. “Ma al momento”, dice Nick Candy, uno dei più noti costruttori immobiliari della metropoli, proprietario di One Hyde Park, il condominio più costoso del mondo, messo sul mercato l’anno scorso, “gli italiani sono ai primi posti della lista per l’acquisto di case di lusso nel cuore della città”. Il fenomeno è infatti ristretto ai quartieri più esclusivi: Chelsea, South Kensington, Knightsbridge,Mayfair.
Sono anni che il mercato immobiliare londinese tira più di ogni altro, avendo superato perfino New York, Parigi e Hong Kong. Nonostante la recente recessione e la crisi finanziaria, tra il 2009 e il 2011 il prezzo medio delle case in Gran Bretagna è cresciuto del 9%, ma nel centro della capitale britannica è salito di un impressionante 39%. Non esiste un investimento più redditizio, osserva il giornale della City. E i ricchi italiani e greci, preoccupati dalle misure d’austerità, corrono a mettere i loro soldi nei mattoni di Londra.
di Enrico Franceschini
da “La Repubblica – Economia & Finanza” del 19/11/2011