23 Mar Gli effetti del Covid sul mercato delle costruzioni del Regno Unito
In questi mesi difficili e di incertezza nei mercati di tutto il mondo, proviamo ad analizzare l’andamento del settore dello sviluppo immobiliare, con particolare riferimento a quello residenziale britannico e a riportare quali solo le previsioni sul suo andamento nel breve e medio periodo.
Anche il mercato delle costruzioni del Regno Unito ha subito l’impatto della pandemia da Covid-19, ed infatti il numero di nuovi progetti di valore inferiore ai 100 milioni di sterline è diminuito del 46% nel secondo trimestre del 2020, rispetto all’anno precedente. La ripresa dei cantieri post-lockdown della prima ondata è stata più rapida di quanto non ci si aspettasse. Ed infatti, solo il 3% dei cantieri sono ancora sospesi e nel terzo trimestre del 2020 il numero dei nuovi cantieri aperti è salito del 19% rispetto al trimestre precedente (anche se il bilancio è del 35% in meno rispetto al periodo corrispettivo del 2019).
Tuttavia, una graduale e sostenuta ripresa è prevista per i prossimi due anni, durante i quali l’economia del Regno Unito si riprenderà dalla pandemia. Nonostante anche gli effetti incerti della Brexit sugli scambi e sulla crescita, si prevede che entro il 2022 il valore dei nuovi progetti di costruzione sarà di 49.3 miliardi di sterline, solo il 3% al di sotto del dato relativo al 2019.
Di seguito una tabella che illustra il valore (in milioni di sterline) di nuovi progetti di sviluppo per settore di attività nel 2019 e le previsioni dal 2020 al 2022.
La seguente tabella, invece, mostra il valore in percentuale e le relative variazioni di nuove costruzioni per settori specifici di attività nel 2019 e le previsioni per gli anni dal 2020 al 2022.
Per quanto riguarda nello specifico il settore residenziale, questo è stato particolarmente colpito dal primo lockdown del secondo trimestre 2020, ma dopo la riapertura del settore, il mercato sta vivendo un vero e proprio “mini-boom”. Questo però si teme avrà vita breve perché probabilmente – quando la cassa integrazione e la stamp duty holiday termineranno il 31 marzo prossimo – il numero delle transazioni potrebbe diminuire. Le nuove costruzioni poi hanno ripreso ad ottobre e solo il 2% dei siti in costruzione è ancora in fase di stallo. Tuttavia, i developer hanno e continuano a dare la priorità ai cantieri già aperti in precedenza, piuttosto che aprirne di nuovi, ma nel 2021 e 2022 è prevista una ripresa abbastanza importante (21% e 15% rispettivamente) che porterà ad un aumento delle transazioni e coinvolgerà anche il settore del Build to Rent.
Questa tabella indica le previsioni di ripresa del mercato delle nuove costruzioni residenziali negli anni 2020-2022.
In generale, il mercato delle costruzioni del Regno Unito – come quello di molte altre economie mondiali – sarà rimodellato nel periodo post-Covid. Infatti, i settori che in genere performavano meglio non saranno più gli stessi e ci saranno nuove e diverse opportunità per investitori e developers.
Vi saranno maggiori interventi pubblici nei settori costruttivi dell’istruzione, della salute e in opere infrastrutturali (vedi ad esempio l’HS2, la nuova linea ad alta velocità che collegherà Liverpool, Manchester e Birmingham con Londra).
Infine, saranno radicali i cambiamenti nei settori commerciali e industriali (quelli più colpiti da questa crisi), mentre il settore residenziale vedrà probabilmente uno spostamento dai grattacieli residenziali in voga negli ultimi anni nei centri di Londra e delle maggiori città del Paese, verso tipi di costruzioni più contenute e distribuite in maniera più diffusa in aree meno “centrali” e nei paesi satellite attorno alle grandi città.
Riteniamo quindi ci saranno nuove opportunità di investimento e che dalla primavera del 2021 molti nuovi investitori nazionali e internazionali si affacceranno al settore dello sviluppo immobiliare britannico. Il settore residenziale rimarrà solido anche grazie alla forte necessità di nuove abitazioni e la relativa domanda, sia per l’acquisto che per la locazione.