12 Mar Gli italiani clienti top a Londra
da “Il sole 24 ore – Casa24 plus” del 19/01/2012
Provare per credere: basta pronunciare la parola “italiani” a qualsiasi agente immobiliare del centro di Londra per veder spuntare un sorriso. Sono diventati i loro clienti preferiti, dato che comprano più di tutti e pagano in contanti.
Il boom di acquisti di italiani che cercano un investimento garantito e un rifugio sicuro lontano dai problemi dell’eurozona sta spingendo il mercato nei quartieri più richiesti. Secondo Savills, le richieste sono aumentate nelle ultime settimane dell’anno e gli italiani rappresentano ora l’80% della domanda a Kensington e il 70% a Knightsbridge. «Gli italiani dominano questo segmento di mercato e cercano soprattutto appartamenti tra 800mila sterline (960mila euro circa) e due milioni (2,4 milioni di euro circa)» afferma Charlie Bubear, responsabile dell’ufficio di Knightsbridge di Savills. Anche Robert Bartlett, managing director di Chesterton Humberts, afferma che «gli italiani sono al primo posto tra i nostri clienti, seguiti dai mediorientali e dai francesi».
Le prime stime sono di un incremento del 120% di acquisti di immobili a Londra da parte di italiani a fine 2011 rispetto all’anno precedente, per una cifra che supera i 200 milioni di sterline (240 milioni di euro) e rappresenta oltre il 5% del totale del mercato.
«Gli italiani sono da tempo i primi tra i nostri clienti europei – afferma Andrew Phillips, London regional director di Hamptons International –. Ultimamente con l’acuirsi delle incertezze sull’eurozona, sono diventati più attivi che mai. Abbiamo appena venduto un grande appartamento a Campden Hill Gardens a Kensington a una famiglia italiana per quattro milioni di sterline. Molti altri stanno cercando e hanno visto ad esempio una casa in Adam and Eve Mews, sempre a Kensington, che costa 2,25 milioni».
Gran parte degli italiani sono tradizionalisti e tendono a puntare sulle zone centrali di Chelsea, Kensington, Knightsbridge e Mayfair, al massimo spingendosi verso Notting Hill e Holland Park. «Chelsea è sempre stato un quartiere molto gettonato dagli italiani ma di recente abbiamo notato un aumento dell’interesse – afferma James Pace di Knight Frank Chelsea –. In genere cercano piccoli appartamenti per un massimo di due milioni come investimento sicuro e questo quartiere rappresenta quindi una garanzia». Aumenta però il numero di italiani, specie quelli che hanno già vissuto a Londra e la conoscono meglio, che si avventurano in altre zone come Maida Vale, nota come la piccola Venezia per i suoi canali, Bloomsbury, vicino al British Museum, o Fitzrovia dalle parti di Regent’s Park.
«Gli italiani sono acquirenti accorti, sanno cosa vogliono e puntano al meglio – afferma James Wardle, direttore di Hamptons International –. Per dare un’idea, in tanti anni di lavoro non ho mai venduto un seminterrato a un cliente italiano». Oltre alla questione estetica, è molto importante il fattore sicurezza, afferma Ralph Ward-Jackson, managing partner di Prospect Property Search: «Per gli italiani è fondamentale la vista, quindi preferiscono affacci su giardini e piazze con alberi. Escludono quindi i seminterrati, anche per questioni di sicurezza, e apprezzano la presenza di un portiere o custode».
Anche se involontariamente, gli italiani stanno dando un notevole contributo all’aumento dei prezzi nel centro di Londra. Il divario tra domanda e offerta è la ragione per la continua ascesa, che secondo Knight Frank è di uno stupefacente 1.200 sterline al giorno in media. Il 2011 ha registrato un +12%, mentre dalla crisi del 2009 a oggi l’incremento è stato superiore al 40%, in netto contrasto con il resto del mercato immobiliare in Gran Bretagna, che ristagna. La buona notizia per chi vuole investire è che per il “super-prime” non si prevedono battute d’arresto. La stima di Knight Frank è che nel 2016 i prezzi per il “super-centro” di Londra si avvicineranno alle 100mila sterline al metro quadro.
Oltre all’investimento sul lungo termine, è anche più facile affittare casa, soprattutto a connazionali in fuga dalla crisi economica. Secondo l’agenzia specializzata LudlowThompson nel solo mese di novembre c’è stato un aumento del 25% del numero di italiani che cercano una casa in affitto a Londra. «Ai tempi del crollo dell’economia irlandese c’era stata un’ondata improvvisa di giovani professionisti irlandesi che cercavano casa e lavoro a Londra – spiega Stephen Ludlow, presidente del gruppo –. Poi la scorsa estate c’è stata un’ondata di arrivi dalla Grecia. Ora stiamo assistendo allo stesso fenomeno dall’Italia». Si prevede che il boom degli affitti continui soprattutto in vista delle Olimpiadi 2012 che Londra ospiterà quest’estate.
di Nicol Degli Innocenti